Tensione sui binari
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Tensione sui binari
Buon giorno a tutti
In un plastico modulare ho installato la centrale roco Z21 bianca con alimentatore 19V 36VA, misurando la tensione tra i binari ho riscontrato che questa varia a seconda di come posiziono i puntuali.
Se metto il puntale rosso sulla rotaia esterna e quello nero su quella interna misuro 10.5 volt in ac, se vado a invertire la posizione dei puntuali, rosso rotaia interna e nero esterna leggo un valore di 25 volt ac.
Questa misura la ottengo in un qualsiasi punto del plastico , anche sollevando il tutto dalla uscita della centrale e collegando solo il tester ottengo gli stessi valori.
Qualcuno sa spiegarmene il motivo?
Le stesse prove le ho fatte sul mio plastico con lo stesso tester dove però la centrale é un intellibox prima versione , qui pero indipendentemente da come metto i puntali ottengo sempre il valore di 18 5 ac
Grazie massimiliano
In un plastico modulare ho installato la centrale roco Z21 bianca con alimentatore 19V 36VA, misurando la tensione tra i binari ho riscontrato che questa varia a seconda di come posiziono i puntuali.
Se metto il puntale rosso sulla rotaia esterna e quello nero su quella interna misuro 10.5 volt in ac, se vado a invertire la posizione dei puntuali, rosso rotaia interna e nero esterna leggo un valore di 25 volt ac.
Questa misura la ottengo in un qualsiasi punto del plastico , anche sollevando il tutto dalla uscita della centrale e collegando solo il tester ottengo gli stessi valori.
Qualcuno sa spiegarmene il motivo?
Le stesse prove le ho fatte sul mio plastico con lo stesso tester dove però la centrale é un intellibox prima versione , qui pero indipendentemente da come metto i puntali ottengo sempre il valore di 18 5 ac
Grazie massimiliano
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Re: Tensione sui binari
Semplice … il tester digerisce mooolto male l'onda (vagamente) quadra in ingresso che, come saprai, non è uniforme nel tempo e, sicuramente differisce da centrale a centrale.
La z21 è più evoluta dell'intellibox è la sua forma d'onda sarà sicuramente più complessa (per es. ha la "vasca" railcom ovverosia la pausa in cui possono essere letti i segnali provenienti dai decoder) e quindi sarà sbilanciata … da cui le differenze a secondo come le misuri (complice il tester non all'altezza … al minimo ci vorrebbe un tester capace di leggere il valore efficace anche a frequenze elevate).
La z21 è più evoluta dell'intellibox è la sua forma d'onda sarà sicuramente più complessa (per es. ha la "vasca" railcom ovverosia la pausa in cui possono essere letti i segnali provenienti dai decoder) e quindi sarà sbilanciata … da cui le differenze a secondo come le misuri (complice il tester non all'altezza … al minimo ci vorrebbe un tester capace di leggere il valore efficace anche a frequenze elevate).
Alessandro "Zampa di Lepre" Becchetti
"... e tutti quei momenti andranno perduti nel tempo... come lacrime nella pioggia ..."
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Re: Tensione sui binari
Perfetto, ti ringrazio .
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Re: Tensione sui binari
Railcom attivomassimiliano ha scritto:Buon giorno a tutti
In un plastico modulare ho installato la centrale roco Z21 bianca con alimentatore 19V 36VA, misurando la tensione tra i binari ho riscontrato che questa varia a seconda di come posiziono i puntuali.
Se metto il puntale rosso sulla rotaia esterna e quello nero su quella interna misuro 10.5 volt in ac, se vado a invertire la posizione dei puntuali, rosso rotaia interna e nero esterna leggo un valore di 25 volt ac.
Questa misura la ottengo in un qualsiasi punto del plastico , anche sollevando il tutto dalla uscita della centrale e collegando solo il tester ottengo gli stessi valori.
Qualcuno sa spiegarmene il motivo?
Le stesse prove le ho fatte sul mio plastico con lo stesso tester dove però la centrale é un intellibox prima versione , qui pero indipendentemente da come metto i puntali ottengo sempre il valore di 18 5 ac
Grazie massimiliano
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Re: Tensione sui binari
a parte il discorso dell'onda quadra mal digerita dal tester, con un tester digitale la misurazione della tensione erogata da una centrale DCC, non sarà mai fedele a quella che realmente è a monte...
volendo avvicinarsi ad una misurazione affidabile, sarebbe consigliabile usare un tester analogico, quello con l'astina e le varie scale di tensione, per intenderci...
volendo avvicinarsi ad una misurazione affidabile, sarebbe consigliabile usare un tester analogico, quello con l'astina e le varie scale di tensione, per intenderci...
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Re: Tensione sui binari
Mhhh … tutto tranne che affidabile: se ci fai caso la scala degli analogici (almeno quelli di basso e medio prezzo) per la tensione alternata è "spostata" rispetto a quelle in continua.
Questo perchè si cerca di "compensare" graficamente l'isteresi del meccanismo di misura e la caduta sul raddrizzatore quando gli arriva una tensione "pulsante". Ora questo shift di compensazione è valutato sperimentalmente applicando una tensione alternata SINUSOIDALE di valore noto e a frequenza stabile a 50 Hz.
Ora non direi che questo metodo sia assimilabile ad qualcosa di preciso e affidabile … soprattutto quando la forma d'onda è diversa da una sinusoide, quando la frequenza non è stabile e il duty-cycle è variabile.
Quanto sopra sicuramente per i tester analogici (esclusi quelli professionali di fascia veramente alta) e per quelli digitali basici … ci sono poi tester (essenzialmente digitali) di categoria superiore che hanno funzioni specifiche per misurare i Veff (volt efficaci) per qualsiasi forma d'onda e frequenze fino a 100 MHz (almeno quelli che conosco io).
Questo perchè si cerca di "compensare" graficamente l'isteresi del meccanismo di misura e la caduta sul raddrizzatore quando gli arriva una tensione "pulsante". Ora questo shift di compensazione è valutato sperimentalmente applicando una tensione alternata SINUSOIDALE di valore noto e a frequenza stabile a 50 Hz.
Ora non direi che questo metodo sia assimilabile ad qualcosa di preciso e affidabile … soprattutto quando la forma d'onda è diversa da una sinusoide, quando la frequenza non è stabile e il duty-cycle è variabile.
Quanto sopra sicuramente per i tester analogici (esclusi quelli professionali di fascia veramente alta) e per quelli digitali basici … ci sono poi tester (essenzialmente digitali) di categoria superiore che hanno funzioni specifiche per misurare i Veff (volt efficaci) per qualsiasi forma d'onda e frequenze fino a 100 MHz (almeno quelli che conosco io).
Alessandro "Zampa di Lepre" Becchetti
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Re: Tensione sui binari
sicuramente Alessandro, se parliamo di tester di alta fascia e di Veff, allora cambia il discorso...
prove sul campo, avendo un voltmetro interposto tra centrale e binari, le misure fatte con un tester digitale di bassa/media fascia, non coincidono mai con la misurazione del voltmetro e quando pare che coincidono, i valori sono ballerini...forse sarebbe opportuno disfarmi del tester suddetto.
questo non succede se uso un tester analogico.
prove sul campo, avendo un voltmetro interposto tra centrale e binari, le misure fatte con un tester digitale di bassa/media fascia, non coincidono mai con la misurazione del voltmetro e quando pare che coincidono, i valori sono ballerini...forse sarebbe opportuno disfarmi del tester suddetto.
questo non succede se uso un tester analogico.
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Re: Tensione sui binari
I digitali economici e medio prezzo sono un disastro in queste condizioni… l'analogico ti aiuta perchè, per sua natura, interpola il segnale in ingresso e quindi ti da una lettura più stabile (però se provi a variare il segnale DCC per esempio aumentando la velocità di un indirizzo ti accorgi che l'ago si muove in funzione del cambio d'onda) ma il cui valore è solo una approssimazione (a esser buoni) del valore efficace reale.
Alessandro "Zampa di Lepre" Becchetti
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