Sistemi di frenata e segnalidi Yuri Pini e Paolo Portigliatti (9 giugno 2008) |
Dopo numerose richieste sul forum cerchiamo di spiegare, in modo alquanto sintetico, quanto i sistemi digitali ci offrono
per affrontare il problema dello stop dei treni in prossimità dei segnali. Parleremo delle varie soluzioni possibili che non
necessitano dell'impiego del pc. Va ricordato che il digitale nasce per il controllo manuale a vista dei convogli e che qualsiasi sistema/metodo che tenda ad automatizzarne il funzionamento, fermare un treno davanti ad un segnale a via impedita lo è, ha un impatto abbastanza invasivo sul plastico ma in alcuni casi anche sui rotabili. Va tenuto presente inoltre che già da un po' di tempo si sta cercando di normare una nuova versione del protocollo DCC in grado di permettere ai decoder locomotiva di poter dialogare con la centrale digitale. Nelle intenzioni il nuovo protocollo dovrebbe supplire anche all'esigenza dello stop condizionato dei treni. |
Metodi |
Innanzitutto cerchiamo di distinguere quali metodi sono disponibili cercando di trovarne i pro e i contro:
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Corrente Continua (Break on DC) |
![]() Da una parte possiamo semplicemente togliere corrente ad una tratta, di conseguenza venendo a mancare l'energia al treno, questo si fermerà allo stesso modo di come accade nei vecchi impianti analogici. Ovviamente questo metodo ha il grave svantaggio di far perdere tutte quelle caratteristiche di realismo tipiche del digitale come rallentamento graduale, luci accese, etc. L'altra soluzione, break on DC, alternativa alla prima, è quella di alimentare alternativamente una tratta dal DCC al DC (corrente continua). Se una locomotiva con decoder DCC e funzionamento analogico disabilitato passa sopra una tratta alimentata in modo tradizionale il decoder fermerà il convoglio secondo l'inerzia impostata e mantenendo le luci accese. Per far ripartire il convoglio basterà rialimentare la tratta in DCC. |
Pro e contro |
Non richiede centraline o moduli speciali e funziona con tutti i decoder DCC. Inoltre, i collegamenti da effettuare sono simili
a quelli del classico blocco automatico in DC. Di contro, un convoglio, al passaggio da DCC a DC puó subire un brusco cambio di velocità o uno stop di pochi istanti dovuti proprio al cambio di alimentazione dato dal relais. Inoltre al fine di non creare danneggiamenti alla centrale digitale è necessario che prima di effettuare la commutazione l'intero convoglio deve essere dentro la tratta a cui verà cambiata l'alimentazione. La tratta di binario deve essere sezionata su entrambe le rotaie. |
Broadcast DCC stop |
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![]() Alternativamente esiste anche un progetto che puó essere facilmente realizzato in casa, il DCCbox del mitico Heiko Schroeter. |
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Pro e contro |
Anche con questo sistema il convoglio deve essere per intero all'interno della tratta. Inoltre il pacchetto DCC di stop non tiene conto della direzione originaria del convoglio. Questo si traduce nel rischio che il treno una volta fermo inverta le luci. Anche in questo caso nel momento in cui avviene la commutazione puó verificarsi un momentaneo comportamento irregolare della loco. La tratta di binario deve essere sezionata su entrambe le rotaie. |
Broadcast DCC stop & Manipolazione Pacchetto |
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Pro e Contro |
Risolve il problema delle luci e rimane possibile comandare tutte le funzioni della locomotiva quali luci e suoni. Di contro come il sistema precedente richiede una lunga sezione isolata di rilevamento e rallentamento di lunghezza pari al treno più lungo più lo spazio di frenata. Funziona con qualsiasi decoder. La tratta di binario deve essere sezionata su entrambe le rotaie. |
ABC |
![]() Ogni qual volta la loco sente il segnale asimmetrico rallenta fino a fermarsi. Per ottenere il DCC asimmetrico basta creare una tratta sezionando una sola rotaia e collegare il sezionamento alla centrale digitale tramite una cascata di diodi. |
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![]() Interessante è la possibilità di sostituire lo switch con un transistor; se questo viene pilotato a 50Hz (la frequenza del segnale di rete) lABC interpreta il DCC asimmetrico come una semplice comando rallentamento. |
Pro e Contro |
Viene supportato solo da pochi decoder recenti. I collegamenti necessari sono molto semplici e intuitivi. La fermata o il rallentamento si attua solo nella direzione dei 3 diodi e non nellaltra quindi un treno che arriva dalla direzione opposta ignora, come nella realtà, il segnale. |
HLU |
![]() Con il metodo HLU è possibile simulare l'influenza dei segnali come avviene nella realtà, isolando una sola rotaia per ogni tratta. E' possibile avere 5 livelli di rallentamento, più velocità di crociera e funzione di lo stop. Attraverso la sola sezione è dunque possibile:
Il riconoscimento avviene tramite dei micro-cortocircuiti generati dal decoder ed attualmente l'unico sistema bi-direzionale completo. |
Pro e Contro |
Richiede decoder e Moduli Compatibile HLU come ad esempio lo Zimo MX1 oltre al/ai moduli Zimo MX9. |
RailCom |
RAILCOM (studiata da LENZ) implementa ulteriormente le funzioni HLU, in quanto permette una maggiore larghezza di banda
per lo scambio di informazioni tra loco e centrale. Il primo fondamentale passo di RailCom, e al momento l'unico,
è la lettura delle CV in corsa (on the main). Ulteriori sviluppi permetteranno ai decoder di comunicare un'informazione del tipo: sono il decoder X e mi trovo nell a sezione Y e conseguentemente la centrale potrà ad esempio richiamare un itinerario specifico per tale loco (Sistema Embedded - senza PC). RailCom è in corso di normalizzazione da parte NMRA come protocollo bidirezionale DCC. Un modulo commerciale in grado di sfruttare il protocollo Railcom (insieme all'HLU) è lo Zimo MX9 che è in grado di rilevare quale loco si trova nella sezione, leggerne tutte le CV. Esiste anche un progetto da realizzare in casa che permette di leggere le CV tramite protocollo Railcom disponibili a questo indirizzo realizzato dal mitico Paco. |
Pro e Contro |
Protocollo in via di sviluppo. |
Lissy |
![]() I moduli da utilizzare sono 686100 e il 68400 di Uhlenbrock cui troviamo o documentazione oltre che nel sito della casa madre anche in quello Modeltreno. |
Pro e Contro |
Attaulmente utilizzato solo da Uhlenbrock. L'istallazione del trasmettitore infrarosso sui rotabili è alquanto invasiva. |
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