Chi usa le reali potenzialità del DCC?
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Chi usa le reali potenzialità del DCC?
Salute a tutti.
La domanda che mi pongo nasce dalle considerazioni sugli interventi nel forum: chi usa le reali potenzialità del DCC "di base" (ossia senza moduli di retroazione) per un esercizio ferroviario realistico, che non si limiti solo alla marcia indipendente (o peggio ancora automatica o impostata da PC) delle loco:
- luci di testa e di coda su tutti i convogli a composizione bloccata e variazione dell'impostazione delle luci al variare delle composizioni;
- luci speciali per la segnalazione degli straordinari, marcia su binario illegale ecc;
-illuminazione interna di tutti i veicoli pax "a comando", quindi con decoder di funzione all'interno delle vetture, con accensione e spegnimento prima della partenza ed in galleria;
- dispositivi sonori e/o fumogeni nei mezzi a vapore e diesel;
- servopantografi nei mezzi a TE;
- ganci digitali sui mezzi di trazione;
- trazioni multiple;
e chi più ne ha più ne metta....
Ho l'impressione che ci limitiamo ad utilizzare il DCC mediamente come un utente dei PC utilizza il pacchetto Office: al 5% delle reali potenzialità .... o sbaglio?
Io sono attualmente in questa condizione, e vorrei fare un passo avanti... ai costi più bassi possibili! La costruzione in casa di decoders da funzioni, l'approdo a sistemi non commericiali per i suoni, l'utilizzo del PC per tutto quello che permette di evitare investimenti troppo consistenti potrebbe essere una via, anche se certamente non facile.
Altri suggerimenti?
Antonio Federici
La domanda che mi pongo nasce dalle considerazioni sugli interventi nel forum: chi usa le reali potenzialità del DCC "di base" (ossia senza moduli di retroazione) per un esercizio ferroviario realistico, che non si limiti solo alla marcia indipendente (o peggio ancora automatica o impostata da PC) delle loco:
- luci di testa e di coda su tutti i convogli a composizione bloccata e variazione dell'impostazione delle luci al variare delle composizioni;
- luci speciali per la segnalazione degli straordinari, marcia su binario illegale ecc;
-illuminazione interna di tutti i veicoli pax "a comando", quindi con decoder di funzione all'interno delle vetture, con accensione e spegnimento prima della partenza ed in galleria;
- dispositivi sonori e/o fumogeni nei mezzi a vapore e diesel;
- servopantografi nei mezzi a TE;
- ganci digitali sui mezzi di trazione;
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e chi più ne ha più ne metta....
Ho l'impressione che ci limitiamo ad utilizzare il DCC mediamente come un utente dei PC utilizza il pacchetto Office: al 5% delle reali potenzialità .... o sbaglio?
Io sono attualmente in questa condizione, e vorrei fare un passo avanti... ai costi più bassi possibili! La costruzione in casa di decoders da funzioni, l'approdo a sistemi non commericiali per i suoni, l'utilizzo del PC per tutto quello che permette di evitare investimenti troppo consistenti potrebbe essere una via, anche se certamente non facile.
Altri suggerimenti?
Antonio Federici
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Re: Chi usa le reali potenzialità del DCC?
la suddivisione del plastico in "distretti" di potenza.federant ha scritto:Altri suggerimenti?
quando si verifica un corto circuito, le centrali digitali staccano automaticamente la corrente fornita al tracciato.
con appositi moduli da interporre tra la centrale e il tracciato, se si verifica un corto circuito in un punto qualsiasi, gli altri "distretti" possono continuare ad operare.
essenziale se si utilizza il plastico con piu' operatori ed esercizio realistico (sessione con orario, carte carro, ecc...)
Per le centraline che permettono la programmazione "in corsa":
- variazione dell'inerzia in accelerazione della loco quando le si aggancia un treno (oppure col tasto funzione apposito per quei decoder che lo permettono)
- formazione delle trazioni multiple tramite la CV19 (valida anche per accoppiare loco da manovra e loco da treno nello scarto di quest'ultima)
- variazione dell'inerzia in accelerazione della loco quando le si aggancia un treno (oppure col tasto funzione apposito per quei decoder che lo permettono)
- formazione delle trazioni multiple tramite la CV19 (valida anche per accoppiare loco da manovra e loco da treno nello scarto di quest'ultima)
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Si, eccetto sulla D445 che per avere le luci rosse indipendenti dalle bianche ma dipendenti dal senso di marcia dovrei cambiare decoder.- luci di testa e di coda su tutti i convogli a composizione bloccata e variazione dell'impostazione delle luci al variare delle composizioni;
LOL il mio plastico è ha singolo binario!- luci speciali per la segnalazione degli straordinari, marcia su binario illegale ecc;
si, sperimentato su una X e presto di serie sulle altre carrozze. Solo che mi limito ad usare l'illuminazione in modo reale (sempre accese durante l'esercizio) spengo (da decoder) solo quando non sono in servizio o sono di rimando dietro un merci.-illuminazione interna di tutti i veicoli pax "a comando", quindi con decoder di funzione all'interno delle vetture, con accensione e spegnimento prima della partenza ed in galleria;
Non mi piace il vapore ed ai decoder sonori casarecci ci stiamo lavorando (carlo).- dispositivi sonori e/o fumogeni nei mezzi a vapore e diesel;
Prima devo fare la linea aerea- servopantografi nei mezzi a TE;
Yeha ovviamente limitato ad i soli mezzi di manovra in quanto i ganci digitali si sganciano (per via della loro struttura) nei cambi di pendenza.- ganci digitali sui mezzi di trazione;
Doppia trazione simmetrica con sgancio al culmine del valico! Vecchio valico dei Peloritani rulez!- trazioni multiple;
IO aggiungo oltre alla ben nota e comoda programmazione in corsa (utilissima sui gradui plastici) l'utilizzo di comandi wireless per guidare i treni da qualsiasi posto del plastico senza l'ingombro di scomodi fili.
Sistema digitale : TBX-TMWDCC, zDCC, Lokmaus 2 , Select, Arnold
http://www.DCCWorld.com - il sito dedicato interamente ai sistemi di controllo digitale per il modellismo ferroviario.
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Di tutte le cose che Antonio ha detto non ne utilizzo neanche una . Ultimamente sto applicando la luce in cabina con l'aggiunta dei macchinisti, attivandola con la funzione F1, mentre mi sto attrzzando per illuminare i conovogli PAX. Io sono un pò limitato perchè utilizzo il "giocattolo"..ma vedo che in pochi hanno risposto....
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LOl mi sono diomenticato le più ovvie 
Il controllo di carico nelel locomotive permette una ndatura regolare dei treni sui sali scendi del mio plastico. LOL la mia 668 unica a non montare decoder munito di questa funzione dopo che arrancando ha superato il valico dei peloritani del mio plastico incomincia a scendere alla velocità di una formula 1.
Sulla medesima automotrice ho regolato l'intensaità delle luci in modo che non fondessero la cassa (per la cronaca ho impostato 190 con intensità ..no lokmaus).
Su tutti gli zimo ho attivato il tasto di manovra per annulare l'inerzia in caso di manovre o di prove di circolabilità sul plastico. Insieme al tasto di dimezzamento della velocità massima per avere una maggior risoluzione in manovra del comando.
I gia ben noti comandi wireless mi permettono di seguire i treni in qualsiasi punto del plastico.
Appena i decoder zimo implementeranno la funzione di accensione delle luci anteriore e posteriore durante la manovrà faro anche quello.
Installazione decoder:
Una volta installato il decoder verifico mediante lettura della cv 1 la corretta installazione (no lokmaus).
Con il sistema della verifica mediante lettura delle cv non mai cotto o danneggiato alcun decoder.
Fatto questo piazzo la loco su tracciato e dopo aver fatto un paio di giri di test con la programmazione in corsa (no lokmaus, no compact) setto le varie inerzie e velocità e l'indirizzo definitivo della macchina.
La programmazione in corsa permette di programmare una locomotiva mentre è in funzione insime alle altre sul plastico senza fermare tutto e senza la necessità di portarla su un apposito binario di programmazione. Vi sembrerà una sciochezza ma una delle funzione più utili delle centrali digitale di tipo leggermente più costoso
Attenzione, per scoprire piano piano tutti queste funzionalità ci ho messo qualche anno ma adesso tramite sito e forum ve li servo su piatto d'argento tutti in una volta
occhio a non fare indigestione.

Il controllo di carico nelel locomotive permette una ndatura regolare dei treni sui sali scendi del mio plastico. LOL la mia 668 unica a non montare decoder munito di questa funzione dopo che arrancando ha superato il valico dei peloritani del mio plastico incomincia a scendere alla velocità di una formula 1.
Sulla medesima automotrice ho regolato l'intensaità delle luci in modo che non fondessero la cassa (per la cronaca ho impostato 190 con intensità ..no lokmaus).
Su tutti gli zimo ho attivato il tasto di manovra per annulare l'inerzia in caso di manovre o di prove di circolabilità sul plastico. Insieme al tasto di dimezzamento della velocità massima per avere una maggior risoluzione in manovra del comando.
I gia ben noti comandi wireless mi permettono di seguire i treni in qualsiasi punto del plastico.
Appena i decoder zimo implementeranno la funzione di accensione delle luci anteriore e posteriore durante la manovrà faro anche quello.
Installazione decoder:
Una volta installato il decoder verifico mediante lettura della cv 1 la corretta installazione (no lokmaus).
Con il sistema della verifica mediante lettura delle cv non mai cotto o danneggiato alcun decoder.
Fatto questo piazzo la loco su tracciato e dopo aver fatto un paio di giri di test con la programmazione in corsa (no lokmaus, no compact) setto le varie inerzie e velocità e l'indirizzo definitivo della macchina.
La programmazione in corsa permette di programmare una locomotiva mentre è in funzione insime alle altre sul plastico senza fermare tutto e senza la necessità di portarla su un apposito binario di programmazione. Vi sembrerà una sciochezza ma una delle funzione più utili delle centrali digitale di tipo leggermente più costoso

Attenzione, per scoprire piano piano tutti queste funzionalità ci ho messo qualche anno ma adesso tramite sito e forum ve li servo su piatto d'argento tutti in una volta

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su questo hai assolutamente ragione. vedendo il set-90 di pik effettuare questa operazione mi ha dato da pensare... e' molto, molto comodo.BuddaceDCC ha scritto:La programmazione in corsa permette di programmare una locomotiva mentre è in funzione insime alle altre sul plastico senza fermare tutto e senza la necessità di portarla su un apposito binario di programmazione. Vi sembrerà una sciochezza ma una delle funzione più utili delle centrali digitale di tipo leggermente più costoso
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mi piacerebbe di riportare in alto questo filetto che è oltremodo interessante.
che idee avete avuto durante le ferie? cosa state sperimentando?
sulla questione se sia meglio questo o quello, occorre sempre pensare a cosa abbiamo in casa.
allora io ho un plastico piccolissimo. non pensavo assolutamente alla digitalizzazione sinchè sono stato convertito dalla possibilità del rumore, peraltro ancora allo studio, almeno in italia.
la digitalizzazione di solo due loco, mi ha fatto però ricredere sull'utilità della digitalizzazione: è proprio comoda, anche in un plastico piccolissimo, perchè permette una facilissima disposizione del materiale.
quindi, anche se non sfrutterò al meglio le possibilità , ad esempio, dell'inerzia (la loco, appena partita, è già nella stazione successiva!), le maggiori possibilità di movimento, non mi permettono di ritornare all'analogico.
che idee avete avuto durante le ferie? cosa state sperimentando?
sulla questione se sia meglio questo o quello, occorre sempre pensare a cosa abbiamo in casa.
allora io ho un plastico piccolissimo. non pensavo assolutamente alla digitalizzazione sinchè sono stato convertito dalla possibilità del rumore, peraltro ancora allo studio, almeno in italia.
la digitalizzazione di solo due loco, mi ha fatto però ricredere sull'utilità della digitalizzazione: è proprio comoda, anche in un plastico piccolissimo, perchè permette una facilissima disposizione del materiale.
quindi, anche se non sfrutterò al meglio le possibilità , ad esempio, dell'inerzia (la loco, appena partita, è già nella stazione successiva!), le maggiori possibilità di movimento, non mi permettono di ritornare all'analogico.
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heheandrea (valpambiana) ha scritto:la digitalizzazione di solo due loco, mi ha fatto però ricredere sull'utilità della digitalizzazione: è proprio comoda, anche in un plastico piccolissimo, perchè permette una facilissima disposizione del materiale.
quindi, anche se non sfrutterò al meglio le possibilità , ad esempio, dell'inerzia (la loco, appena partita, è già nella stazione successiva!), le maggiori possibilità di movimento, non mi permettono di ritornare all'analogico.

ricordi quando a novegro 2003 parlammo di FREMO e tu dicesti che sarebbe stato meglio prevedere una norma "doppia" per il collegamento elettrico? ora so che sei di tuttaltro parere, vero?
per quanto riguarda l'inerzia delle tue loco, potresti programmarla al minimo, in modo tale che funga da "attenuatore": se percaso dai troppo gas alla partenza o freni troppo bruscamente, il decoder permettera' alla loco di percorrere ancora qualche centimetro evitando di far apparire il moto come troppo scattoso.
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Mare, sole e granite fragola panna e brioche a più non posso!che idee avete avuto durante le ferie? cosa state sperimentando?
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Re: Chi usa le reali potenzialità del DCC?
Danny ha scritto
Grazie
Puoi spiegare meglio cosa sono gli appositi moduli e come devo collegarli, (io uso Intellibox con booster di potenza)la suddivisione del plastico in "distretti" di potenza.
quando si verifica un corto circuito, le centrali digitali staccano automaticamente la corrente fornita al tracciato.
con appositi moduli da interporre tra la centrale e il tracciato, se si verifica un corto circuito in un punto qualsiasi, gli altri "distretti" possono continuare ad operare.
Grazie
