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Transizione ad/da
Inviato: giovedì 17 marzo 2005, 1:26
da marco verona
ciao a tutti
sul mio futuro plastico, ci saranno due stazioni nascoste, che inizialmente volevo utilizzare con alimentazione analogica; volevo sapere come vanno effettuati i collegamenti e i sezionamenti, c'è bisogno di circuiti particolari o il convoglio passa da una sezione analogica a una digitale e viceversa semplicemente?
grazie mille
ciao Marco
Inviato: giovedì 17 marzo 2005, 9:12
da greenant
Quando un decoder passa da alimentazione digitale ad analogica penso che la transizione sia indolore e graduale, con una decelerazione o accelerazione in caso di velocità diverse.
Invece, passando dall'analogico al digitale non so. Secondo me la locomotiva prima si ferma e poi riparte.
Il mio consiglio però è mettere tutto in Digitale fin da subito
Perchè vuoi tenere ibrido Digitale/Analogico?
Inviato: giovedì 17 marzo 2005, 10:33
da Buddace
PIù che altro quando ilt reno e a cavallo fra le due alimentazioni diverse fa un bel cortocircuito.
Io eviterei l'analogico...
Inviato: giovedì 17 marzo 2005, 19:13
da gian paolo cardelli
... e farei tutto in DCC: se proprio non vuoi correre rischi, visto che la stazione e', appunto, "nascosta", ricorri ai classici sezionamenti "corrente si/corrente no"...
Uhm, dove sta che non lo trovo? no, boh, ma... scusate, ma un Emoticons per l'uovo di colombo non c'e' proprio?

Giusto Ettogrammo, ma...
Inviato: venerdì 18 marzo 2005, 21:00
da gian paolo cardelli
...una volta stabilito che TUTTO il convoglio debba stare nel tratto da commutare, tanto vale sostituire il trasmormatore analogico con un generatore di frenata DCC: perche' rischiare?
Ci sarebbe un altro metodo, ma e' un po' cervellotico e puo' funzionare solo con la loco in trazione, non in spinta, E NEL CONVOGLIO NON DEVONO ESSERCI TRAINATE ILLUMINATE ovvero con dispositivi elettrici alimentati da entrambi gli assi/carrelli.
I tratti da sezionare devono essere due: uno destinato al ricovero del convoglio ed un altro che fa da "ponte", corto un paio di centimetri.
Quest'ultimo puo' stare solo in due stati: DCC o totalmente disalimentato; una volta che la loco e' entrata nel tratto da commutare (gen.fren. o No DCC), il tratto che fa da ponte viene disalimentato e cosi' non c'e' il rischio di corti circuiti causati da ruote metalliche che fanno il "ponte".
Ma, ripeto il concetto: se il problema e' solo per le stazioni nascoste, la disalimentazione del tratto e' piu' che sufficiente, mentre per i tratti in vista... scusate, ma non e' piu' divertente fermarle a mano?

Inviato: domenica 20 marzo 2005, 16:13
da trenar2004
Come greenant anch'io ti consiglio tutto in digitale. Visto che è una stazione nascosta non hai nemmeno il problema del rallentamento o la necessità di non far mai fermare il treno; in ogni caso esistono rilevatori di presenza qualora tu volessi sapere con certezza quale treno stà dove. Se Buddace pubblicasse quello che gli ho mandato diversi mesi fa sull'argomento

(nient'altro che quello che ho fatto io per le mie stazioni nascoste!) non starei qui a dirti che se ti interessa l'argomento posso spiegarti meglio come ho fatto io con vantaggi e svantaggi

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Inviato: domenica 20 marzo 2005, 16:41
da GFPentium
anche io consiglio tutto in digitale prima fu fuominare la centralina
Inviato: lunedì 21 marzo 2005, 17:56
da p966225
a suo tempo ho risolto con uno scatolotto Roco digital (dentro e lenz) che nel momento del corto esclude l'alimentazione analogica prima che ogni altra cosa si rompa; nelle istruzioni invita ad usare un tratto analogico isolato per non avere singhiozzi sulle altre loco analogiche sul resto del tracciato.
ciao gery