pc e moduli di retroazione s88
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pc e moduli di retroazione s88
dall'alto della mia ignoranza non ho capito bene cosa si può fare con un pc che tramite moduli di retroazione s88
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COn i soli S88 non ci fai quasi niente nemmeno se li colleghi all'intellibox. Semplicisticamente essi dicono alla centrale che è stato chiuso un interuttore (oppure che c'è stato un assorbimento, o altro) sul tracciato, poi tramite software che gira su pc ti gestisci l'evento.
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IL DIGITALE NON SERVE A GESTIRE I TRENI CON IL COMPUTER!giraffa ha scritto:ciao scusa se insisto con domande da vero ignorante, ma quello che vorrei capire è ciò che posso fare con il digitale oltre che gestire le loco e come funziona il pc collegato al plastico
Leggi qui la sezione principianti: http://www.dccworld.it/index.php?page=informazioni.html
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Buddace, cosi' scritto, oltre a spaventare i principianti, sembrerebbe che sistema digitale e PC siano due mondi diametralmente opposti.IL DIGITALE NON SERVE A GESTIRE I TRENI CON IL COMPUTER!
Premetto che rispetto qualsiasi scelta, dall'azionamento manuale degli scambi con leve e rinvii in fil di ferro fino alla computerizzazione totale del tracciato.
In realta', da un certo punto in poi, PC e sistema digitale possono integrarsi per aggiungere ulteriori funzionalita' al plastico.
Non necessariamente questo significa "plastico automatico".
Il PC, tramite software apposito, permette innanzitutto la riproduzione del quadro di comando del proprio tracciato su schermo.
In generale, attraverso i moduli di retroazione e' possibile visualizzare sullo schermo (e quindi sul quadro di comando) le varie condizioni (stati) presenti sul plastico: occupazione dei binari, posizioni degli scambi, aspetto segnali, eccetera
Grazie a questa visualizzazione, l'utente puo' essere contemporaneamente MACCHINISTA e GESTORE DEL TRAFFICO, attivando itinerari con il mouse (quindi sempre in base a SUE scelte e MANUALMENTE) e spostando i convogli con il regolatore della cabina di comando (throttle) del sistema digitale in suo possesso.
Chiaramente, questa e' la PRIMA delle possibilita' offerte dalla connessione PC - SISTEMA DIGITALE.
Il secondo passo (sempre se il software e' di un certo livello) e' impedire all'operatore manovre errate (sfruttando le indicazioni di occupazione dei moduli di retroazione) e di segnalarle tempestivamente.
Infine, e' possibile automatizzare le operazioni che possono essere fatte manualmente tramite mouse (attivazione automatica degli itinerari dai treni in movimento). Ad esempio, puo' essere utile che il software gestisca in modo "trasparente" le zone nascoste del plastico, lasciando al modellista il compito di gestire i convogli a vista.
Ovviamente, e' sempre tutto in funzione del livello di automazione desiderato dal modellista per il suo plastico.
Saluti
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Si, in linea di massima puo' essere inteso cosi'. E' anche vero, pero', che per livello di automazione si intende anche il livello di realismo nel funzionamento ed il numero di funzionalità che si vogliono ottenere.
Ovvero, si puo' avere il plastico completamente automatico, ma con metodi di gestione poco realistici: l'esempio piu' classico e' quello di "togliere" brutalmente corrente nelle sezioni di fermata, con conseguente brusco arresto dei convogli. Metodo migliore e' controllare la sezione con un generatore di frenata (DC, DCC), che pero' ha ancora dei limiti legati al cablaggio (doppi sezionamenti, possibilità di corto-circuiti) ed alla determinazione dell'esatto punto di arresto della locomotiva (che deve fermarsi PRIMA del segnale!).
L'inserimento di tratte di rallentamento (in piu' livelli) antecedenti alla sezione di fermata, da' realismo e sicurezza, ma nello stesso tempo il "livello di automazione" aumenta e diventa piu' raffinato, in quanto sono necessari piu' rilevamenti (e quindi piu' retroazioni che devono essere gestite dal PC).
Rientrano poi nel "livello di automazione" ulteriori funzionalità quali:
- la possibilità di gestire convogli in spinta
- l'instradamento dei convogli nei relativi binari di stazione secondo il loro tipo (locali, rapidi)
- attivazione di funzioni (fischio, illuminazione convogli) in determinati punti del plastico
Infine, si puo' considerare il livello di automazione anche da un puro punto di vista tecnico-pratico, che riguarda la "pulizia del cablaggio" offerta dai vari sistemi correlata alle funzionalità offerte.
Il modellista deve dunque capire quanto "si accontenta" ed orientarsi verso i relativi prodotti.
Saluti
Ovvero, si puo' avere il plastico completamente automatico, ma con metodi di gestione poco realistici: l'esempio piu' classico e' quello di "togliere" brutalmente corrente nelle sezioni di fermata, con conseguente brusco arresto dei convogli. Metodo migliore e' controllare la sezione con un generatore di frenata (DC, DCC), che pero' ha ancora dei limiti legati al cablaggio (doppi sezionamenti, possibilità di corto-circuiti) ed alla determinazione dell'esatto punto di arresto della locomotiva (che deve fermarsi PRIMA del segnale!).
L'inserimento di tratte di rallentamento (in piu' livelli) antecedenti alla sezione di fermata, da' realismo e sicurezza, ma nello stesso tempo il "livello di automazione" aumenta e diventa piu' raffinato, in quanto sono necessari piu' rilevamenti (e quindi piu' retroazioni che devono essere gestite dal PC).
Rientrano poi nel "livello di automazione" ulteriori funzionalità quali:
- la possibilità di gestire convogli in spinta
- l'instradamento dei convogli nei relativi binari di stazione secondo il loro tipo (locali, rapidi)
- attivazione di funzioni (fischio, illuminazione convogli) in determinati punti del plastico
Infine, si puo' considerare il livello di automazione anche da un puro punto di vista tecnico-pratico, che riguarda la "pulizia del cablaggio" offerta dai vari sistemi correlata alle funzionalità offerte.
Il modellista deve dunque capire quanto "si accontenta" ed orientarsi verso i relativi prodotti.
Saluti
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Per come la vedo io:
partendo dal fatto che il digitale è stato fatto per il comando manuale a visto e che le dimensioni medie di un pplastico sono medie piccole direi che con un Compact o una centrale simile soddisfi le esigense dell'80% dei plasticisti italiani senza usare pc moduli di retroazione e robe varie.
Chi si imbarca nell'adozione di sistemi di retroazione manda a farsi benedire il discorso dei due fili e si va ad impegnare in un cablaggio che forse più complesso di quello analogico. Ricordo che bisogna sezionare ogni tratta su una rotaia collegare questa a dei moduli ad assorbimento che a sua volta vanno colelgati ai moduli di retroazione che a loro volta si collegano alla centrla e digitale. Quanti fili sono ?
Una marea... poi mettiamo anche che la centrale si deve collegare al PC e che questo ingombra (ne so qualcosa visto che il TBX è basato su pc).
Quindi direi PC si ma solo se il plastico è enorme....vedi quello di Calzoni in scala N sul prossimo TTM
partendo dal fatto che il digitale è stato fatto per il comando manuale a visto e che le dimensioni medie di un pplastico sono medie piccole direi che con un Compact o una centrale simile soddisfi le esigense dell'80% dei plasticisti italiani senza usare pc moduli di retroazione e robe varie.
Chi si imbarca nell'adozione di sistemi di retroazione manda a farsi benedire il discorso dei due fili e si va ad impegnare in un cablaggio che forse più complesso di quello analogico. Ricordo che bisogna sezionare ogni tratta su una rotaia collegare questa a dei moduli ad assorbimento che a sua volta vanno colelgati ai moduli di retroazione che a loro volta si collegano alla centrla e digitale. Quanti fili sono ?
Una marea... poi mettiamo anche che la centrale si deve collegare al PC e che questo ingombra (ne so qualcosa visto che il TBX è basato su pc).
Quindi direi PC si ma solo se il plastico è enorme....vedi quello di Calzoni in scala N sul prossimo TTM
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ma non solo... i costruttori hanno previsto le interfacce...partendo dal fatto che il digitale è stato fatto per il comando manuale ...
Chi si imbarca nell'adozione di sistemi di retroazione manda a farsi benedire il discorso dei due fili e si va ad impegnare in un cablaggio che forse più complesso di quello analogico.
E' comunque piu' semplice: non ci sono problemi di polarità , nessun altro rilevatore/sensore sui binari la cui collocazione non e' sempre facile.
beh... il tipo di cablaggio dipende anche dal sistema utilizzato....Ricordo che bisogna sezionare ogni tratta su una rotaia collegare questa a dei moduli ad assorbimento che a sua volta vanno colelgati ai moduli di retroazione che a loro volta si collegano alla centrla e digitale. Quanti fili sono ?
.... e' sufficiente un PC portatile!Una marea... poi mettiamo anche che la centrale si deve collegare al PC e che questo ingombra (ne so qualcosa visto che il TBX è basato su pc).
Ho voluto provocarti un po', l'importante era far capire cosa e' possibile fare e che cosa significa retroazione e PC (indipendentemente dal sistema utilizzato).
Ripeto che la scelta e' comunque soggettiva e legata alle esigenze ed ai gusti del singolo modellista.
Saluti
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E' una centrale dcc ridotta che dice sempre e solo una cosa: ferma!jimbo ha scritto:generatore di frenata...io l'ho visto una volta sola utilizzando il commander 9: come funziona ???
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Escludendo le Zimo non le chiamerei interfacce ma prese per il sedere...Citazione:
partendo dal fatto che il digitale è stato fatto per il comando manuale ...
ma non solo... i costruttori hanno previsto le interfacce...
Gli S88 stessi dicono solo che una certa tratta è occupata da qualcosa o che è stato chiuso un interuttore....
Troppi filiE' comunque piu' semplice: non ci sono problemi di polarità , nessun altro rilevatore/sensore sui binari la cui collocazione non e' sempre facile.
Il portatile costa più di un pc normale e se dopo dobbiamo aggiungere centrale e resto LOL ci va un finaziamento o un mutuo!.... e' sufficiente un PC portatile!
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Eccoti un esempio di digitale "nudo&crudo" ovvero conntrollo manuale a vusta senza automatismi: http://www.dccworld.it/index.php?page=a ... cesco.html
Purtroppo non abbiamo esempi di plastici con automatismi.....a buon intenditor poche parole...
Purtroppo non abbiamo esempi di plastici con automatismi.....a buon intenditor poche parole...
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Ecco un quadro di comando da PC, con possibilita' di controllo a piacere nelle stazioni in vista (automatizzato o meno) e controllo automatizzato nelle (solo) quattro stazioni nascoste:
Lo ripeto: una soluzione NON E' contro l'altra, si complementano.
Dipende da dimensioni, numero di treni circolanti contemporaneamente, numero di operatori presenti sul plastico (generalmente uno), preferenze del modellista.
P.S.: non e' solo un disegno, il plastico esiste veramente, in provincia di Torino
Saluti
Lo ripeto: una soluzione NON E' contro l'altra, si complementano.
Dipende da dimensioni, numero di treni circolanti contemporaneamente, numero di operatori presenti sul plastico (generalmente uno), preferenze del modellista.
P.S.: non e' solo un disegno, il plastico esiste veramente, in provincia di Torino
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