Captazione corrente in DCC

Discussioni inerenti l'esecizio, l'installazione e la gestione di sistemi digitali per il modellismo ferroviario.

Moderatore: Seba55

Messaggio
Autore
Paolo Portigliatti
PlasticoDigitale
Messaggi: 412
Iscritto il: lunedì 2 febbraio 2004, 18:59
Scala: H0
Ho il plastico: Si
La mia centrale digitale.: Analogico
Località: Torino
Contatta:

#16 Messaggio da Paolo Portigliatti »

Che decoder e' stato inserito su questa fatidica 880 (MX62 o MX63) ?

Legga la CV 8 e mi faccia sapere........

Saluti

gabrieleforcella
DCCReady
Messaggi: 5
Iscritto il: mercoledì 1 dicembre 2004, 10:17

#17 Messaggio da gabrieleforcella »

Premetto che uso il sistema digitale da circa 10 anni, ho potuto constatare quanto segue:

- sia in digitale che in analogico, la posa del binario, la pulizia dello stesso, l'utilizzo di cuori polarizzati, la pulizia e la bontà  dei contatti sulle ruote dei mezzi di trazione devono essere realizzati e mantenuti bene;
un impianto che non rispecchia tale regola non permette alle locomotive di mantenere a basse velocita una marcia (velocità ) costante e ciò anche in analogico;

- anche in analogico è possibile far funzionare le locomotive - dotate ovviamente di una motorizzazione decente - molto lentamente ma a patto che venga rispettata la regola sopra indicata;

- peraltro l'utilizzo del digitale esalta le prestazioni di un sistema che già  rispetta la regola di cui al primo punto;

- è altrettanto vero che l'utilizzo di decoder evoluti (zimo, lenz) permette qualità  di marcia non ottenibili con un sistema analogico (a titolo di esempio è fondamentale il controllo della marcia in funzione del carico);

- se un deviatoio non è polarizzato compromette il funzionamento di una due assi sia in analogico che in digitale;

- l'utilizzando decoder zimo posso dire che per alcuni secondi mantengono in memoria i dati di marcia al momento dell'interruzione dell'alimentazione (a causa ad esempio dello sporco sui binari) e pertanto grazie all'inerzia della locomotiva e al volano (se esistente) la stessa continua la marcia senza ripartire da velocita zero.

Pertanto la regola che ho seguito è quella di costruire e mantenere un impianto che in analogico mi garantisse buone caratteristiche di marcia dei mezzi di trazione e ottenuto ciò (in analogico) ho sostituito il controllo analogico con quello digitale.

gabriele forcella

denny
Site Admin
Messaggi: 427
Iscritto il: lunedì 2 febbraio 2004, 12:59
Scala: N
Ho il plastico: Si
La mia centrale digitale.: NCE PH5 Power Pro 5A

#18 Messaggio da denny »

gabrieleforcella ha scritto:- sia in digitale che in analogico, la posa del binario, la pulizia dello stesso, l'utilizzo di cuori polarizzati, la pulizia e la bontà  dei contatti sulle ruote dei mezzi di trazione devono essere realizzati e mantenuti bene;
un impianto che non rispecchia tale regola non permette alle locomotive di mantenere a basse velocita una marcia (velocità ) costante e ciò anche in analogico;
parole SANTE!

ti capisco antonio, perche' so che non hai molto tempo libero per un lavoro cosi' grosso come quello della sostituzione dei deviatoi sul plastico ma effettivamente un impianto con deviatoi di tipo insulfrog e incroci con itinerario non polarizzato non vanno molto d'accordo con il DCC, a meno che non si intenda usarlo per manovre a velocita' F1 e si abbiano a disposizione solo loco a carrelli e con decoder dotati di "buffer".

io uso il DCC in scala N e, come ben sai, la mia libidine e' manovrare e a velocita' realistica. la scala N di per se' non garantisce il buon contatto che garantisce invece la H0, per questo ho scelto fin da subito di usare deviatoi electrofrog. mi sono accorto pero' che da soli non bastano: serve uno switch che polarizzi il cuore, poiche' basta un granello di ballast o un po' di polvere tra ago e rotaia per impedire il contatto elettrico, con conseguente arresto improvviso e fastidioso delle loco.
sto infatti installando gli switch peco sotto ad ogni deviatoio e ti assicuro che la differenza e' come tra il giorno e la notte.

c'e' chi dice che le locomotive devono essere realizzate bene a tal punto da riuscire a superare qualsiasi ostacolo che il binario imponga.
io sono convinto del contrario: e' il binario a dover garantire la circolazione a qualsiasi loco. purtroppo le loco a passo rigido (o a 2, 3 assi) sono quelle che piu' soffrono della posa del binario.
le soluzioni sono due: o diventi riccardo olivero e aggiungi appoggio isostatico a tutte le loco :) oppure devi usare tutti gli strumenti che il mercato offre per posare un binario piu' che perfetto.

Rispondi