Presentazione e domandina
Moderatore: Seba55
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Presentazione e domandina
Ciao a tutti
prima di tutto vorrei presentarmi: mi chiamo Gianluca (per i frequentatori del sito 2G Cabinone) ed è la prima volta che scrivo in questo forum anche se vi leggo spesso, con interesse.
Quindi vi chedo scusa sin da ora, e accadrà spesso, se dirò castronerie.
Io e alcuni soci di plastico, siamo in procinto di prendere la grande decisione: passare dall'analogico al digitale.
Ho già girato in lungo ed in largo il sito e ne ho tratto informazioni utilissime, ma ora, di fronte alla domanda: quale sistema (e modello di centraline) adottare, ci siamo un po' arenati.
Premetto che il plastico è di dimensioni ragguardevoli (cioè occupa una cantina di ca. 9 x 9 m); attualmente è controllato analogicamente, con tutta la miriade di complicazioni e sezionamenti che ne consegue, è in una fase ancora iniziale, cioè privo di paesaggio e riteniamo si possa ancora intervenire per apportare una tale (e fondamentale) modifica quindi: che fare, come muoversi?
Ho poi sentito parlare del sistema Zimo/Portigliatti, ma non ne leggo (o almeno non ho trovato) recensioni nel sito. Chi può darmi dritte in merito?
Grazie a tutti per le eventuali risposte.
Gianluca
prima di tutto vorrei presentarmi: mi chiamo Gianluca (per i frequentatori del sito 2G Cabinone) ed è la prima volta che scrivo in questo forum anche se vi leggo spesso, con interesse.
Quindi vi chedo scusa sin da ora, e accadrà spesso, se dirò castronerie.
Io e alcuni soci di plastico, siamo in procinto di prendere la grande decisione: passare dall'analogico al digitale.
Ho già girato in lungo ed in largo il sito e ne ho tratto informazioni utilissime, ma ora, di fronte alla domanda: quale sistema (e modello di centraline) adottare, ci siamo un po' arenati.
Premetto che il plastico è di dimensioni ragguardevoli (cioè occupa una cantina di ca. 9 x 9 m); attualmente è controllato analogicamente, con tutta la miriade di complicazioni e sezionamenti che ne consegue, è in una fase ancora iniziale, cioè privo di paesaggio e riteniamo si possa ancora intervenire per apportare una tale (e fondamentale) modifica quindi: che fare, come muoversi?
Ho poi sentito parlare del sistema Zimo/Portigliatti, ma non ne leggo (o almeno non ho trovato) recensioni nel sito. Chi può darmi dritte in merito?
Grazie a tutti per le eventuali risposte.
Gianluca
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http://www.DCCWorld.com - il sito dedicato interamente ai sistemi di controllo digitale per il modellismo ferroviario.
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Ciao Buddace
le tue domande sono molto importanti.
Ti risponderò dicendoti quello che già facciamo con il nostro plastico e quello che vorremmo fare se possibile.
Allora attualmente noi gestiamo il nostro impianto (che del tipo PaP), in modo analogico. E' praticamente diviso in 7 sezioni principali così individuabili: Stazione Centrale, a seguire Dep. Loc., a seguire Smistamento, A seguire piena linea a doppio binario, a seguire stazione Secondaria (S. Daria), a seguire stazione nascosta (sotto il piano della secondaria) e in ultimo, diramandosi dalla stazione secondaria, parte una linea diesel, con relativa fermata e raccordo industriale, che si ricollega con la stazione nascosta (e creando così una racchetta). In teoria ci si potrebbe giocare in sette persone ma noi siamo "solo" in cinque.
L'esercizio è così caratterizzato: i treni vengono composti nelle stazioni (o Smistamento) ed inviati, facendoli uscire dalla relativa giurisdizione, attraverso la linea a doppio binario (o diesel), alla stazione opposta; tutto qui.
Esistono quadri orario e gestione intelligente del traffico passeggeri e merci ma il tutto avviene, diciamo così, manualmente con carte carro e quant'altro.
Il salto di qualità che vorremmo fare, capirai, è venuto da sè.
Una sera, con gli amici/soci, osservavamo le immagini trasmesse da un carro/telecamera che, girando sul nostro plastico, entrava in Stazione Centrale e di fronte a tal video si parlava di quanto sarebbe stato libidinoso, in un plastico di questo genere, partire da una stazione all'altra calandosi, nè più nè meno, nelle parti del macchinista secondo un'esperienza di gioco che tu, molto più di me, conoscerai.
La soluzione a questo desiderio si chiama Digitale?
Quel che vorremo fare è questo, un esercizio ferroviario vero, con emozioni vere (per parafrasare un noto personaggio TV).
Vorremmo poter fare i macchinisti senza perdere però (ma la lascerei come seconda opzione), il ruolo di Capo stazione/manovratore (cioè quel che facciamo adesso).
Il prezzo.
Onestamente non so quanto si possa spendere per ottenere certi risultati certo è che la spesa verrebbe divisa in cinque di conseguenza...
A presto e grazie ancora per la risposta
le tue domande sono molto importanti.
Ti risponderò dicendoti quello che già facciamo con il nostro plastico e quello che vorremmo fare se possibile.
Allora attualmente noi gestiamo il nostro impianto (che del tipo PaP), in modo analogico. E' praticamente diviso in 7 sezioni principali così individuabili: Stazione Centrale, a seguire Dep. Loc., a seguire Smistamento, A seguire piena linea a doppio binario, a seguire stazione Secondaria (S. Daria), a seguire stazione nascosta (sotto il piano della secondaria) e in ultimo, diramandosi dalla stazione secondaria, parte una linea diesel, con relativa fermata e raccordo industriale, che si ricollega con la stazione nascosta (e creando così una racchetta). In teoria ci si potrebbe giocare in sette persone ma noi siamo "solo" in cinque.
L'esercizio è così caratterizzato: i treni vengono composti nelle stazioni (o Smistamento) ed inviati, facendoli uscire dalla relativa giurisdizione, attraverso la linea a doppio binario (o diesel), alla stazione opposta; tutto qui.
Esistono quadri orario e gestione intelligente del traffico passeggeri e merci ma il tutto avviene, diciamo così, manualmente con carte carro e quant'altro.
Il salto di qualità che vorremmo fare, capirai, è venuto da sè.
Una sera, con gli amici/soci, osservavamo le immagini trasmesse da un carro/telecamera che, girando sul nostro plastico, entrava in Stazione Centrale e di fronte a tal video si parlava di quanto sarebbe stato libidinoso, in un plastico di questo genere, partire da una stazione all'altra calandosi, nè più nè meno, nelle parti del macchinista secondo un'esperienza di gioco che tu, molto più di me, conoscerai.
La soluzione a questo desiderio si chiama Digitale?
Quel che vorremo fare è questo, un esercizio ferroviario vero, con emozioni vere (per parafrasare un noto personaggio TV).
Vorremmo poter fare i macchinisti senza perdere però (ma la lascerei come seconda opzione), il ruolo di Capo stazione/manovratore (cioè quel che facciamo adesso).
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Onestamente non so quanto si possa spendere per ottenere certi risultati certo è che la spesa verrebbe divisa in cinque di conseguenza...
A presto e grazie ancora per la risposta
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Bene Gianluca, posso giudicare che la complessità del vostro impianto (che non è poi così complesso) è adatta ad un sistema evoluto, quale ad esempio lo Zimo accompagnato da un software in grado di gestire delle automazioni (Quadro Orario e stazioni nascoste) e di consentire le operazioni da "Capostazione" con grande realismo, utilizzando le potenzialità del sistema digitale senza perdere il controllo "manuale" (agendo sul banco di manovra della stazione), quali TTP ed Acei-PC prodotti da Modellismo Portigliatti http://www.portigliatti.it. Considerando che l'impianto, per quanto hai descritto sembra dotato di un buon realismo, e che probabilmente la linea avrà un gestione di tipo a blocco automatico, ti riassumo i vantaggi del sistema Zimo:
i decoder Zimo, quando alimentati da omonima centrale, sono in grado di riconoscere dei segnali particolari che informano il decoder di trovarsi in una sezione di binario di rallentamento (più livelli) o fermata (questo senza agire sul comando di velocità , quindi completamente automatico, ad esempio prima di un segnale a via impedita); il cambio di stato della tratta consente al decoder di riconoscere il momento di ripartire, accelerare o fermare. Questi segnali vengono generati dai moduli di rilevazione dell'occupazione, che comandano anche la marcia. Un solo dispositivo (sebbene un po' costoso) che semplifica notevolmente queste operazioni. Nonostante questa funzionalità automatica, il decoder può in qualunque momento essere controllato manualmente dalla consolle (se si vuole fare il macchinista o fare delle manovre in presenza di un segnale di partenza al rosso o all'interno di uno scalo, ecc...) escludendo il riconoscimento delle informazioni con un semplice tasto immediatamente accessibile sulla tastiera della consolle. Altra peculiarità del sistema Zimo è la possibilità di poter riconoscere, oltre all'occupazione di tratte di binario, anche del codice del decoder che le occupa, con possibilità di automatismi discriminanti.
In alternativa una scelta possibile è quella della centrale Intellibox, che abbinata ai suddetti software (entrambi possono utilizzare sia Zimo che Intellibox) offre buone possibilità tramite controllo in velocità dei decoder: a questo punto resta a voi valutare costi/benefici dei due sistemi, Portigliatti è sempre disponibile a tutti i chiarimenti ed i consigli per raggiungere il migliore risultato.
Vi segnalo il link del software Acei-PC: http://digilander.libero.it/pbmodels.
Saluti e buna riflessione!
i decoder Zimo, quando alimentati da omonima centrale, sono in grado di riconoscere dei segnali particolari che informano il decoder di trovarsi in una sezione di binario di rallentamento (più livelli) o fermata (questo senza agire sul comando di velocità , quindi completamente automatico, ad esempio prima di un segnale a via impedita); il cambio di stato della tratta consente al decoder di riconoscere il momento di ripartire, accelerare o fermare. Questi segnali vengono generati dai moduli di rilevazione dell'occupazione, che comandano anche la marcia. Un solo dispositivo (sebbene un po' costoso) che semplifica notevolmente queste operazioni. Nonostante questa funzionalità automatica, il decoder può in qualunque momento essere controllato manualmente dalla consolle (se si vuole fare il macchinista o fare delle manovre in presenza di un segnale di partenza al rosso o all'interno di uno scalo, ecc...) escludendo il riconoscimento delle informazioni con un semplice tasto immediatamente accessibile sulla tastiera della consolle. Altra peculiarità del sistema Zimo è la possibilità di poter riconoscere, oltre all'occupazione di tratte di binario, anche del codice del decoder che le occupa, con possibilità di automatismi discriminanti.
In alternativa una scelta possibile è quella della centrale Intellibox, che abbinata ai suddetti software (entrambi possono utilizzare sia Zimo che Intellibox) offre buone possibilità tramite controllo in velocità dei decoder: a questo punto resta a voi valutare costi/benefici dei due sistemi, Portigliatti è sempre disponibile a tutti i chiarimenti ed i consigli per raggiungere il migliore risultato.
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Saluti e buna riflessione!
ACEI-PC ... il Capostazione del tuo plastico digitale sarai TU!
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Non ESAGERIAMO CON LA PUBLICITàe di consentire le operazioni da "Capostazione" con grande realismo, utilizzando le potenzialità del sistema digitale senza perdere il controllo "manuale" (agendo sul banco di manovra della stazione), quali TTP ed Acei-PC prodotti da Modellismo Portigliatti www.portigliatti.it.
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Cordialmente!

Ciao.
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Prendi ad esempio gli interventi di PaoloPACEI-P ha scritto:Scusa, ma dovè l'ESAGERAZIONE? Ho semplicemente segnalato dei prodotti che mi sembrano adatti all'impianto proposto, chi ne ha altri lo faccia pure, siamo qui per esprimere le nostre esperienze e conoscenze, no? E' chiaro che da utilizzatore di un certo tipo di sistema ne conosco le caratteristiche che me lo hanno fatto apprezzare e scegliere.
Cordialmente!![]()
Ciao.
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CMQ Anche un intellibox con tratte gestite da s88 e sensore ad assorbimento ed il tutto controllato da pc puoi fare quello che vuoi. OVVIO che sia nel caso di Zimo che nel caso Intellibox devi spendere.
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ACEI-P ha scritto:In alternativa una scelta possibile è quella della centrale Intellibox, che abbinata ai suddetti software (entrambi possono utilizzare sia Zimo che Intellibox) offre buone possibilità tramite controllo in velocità dei decoder ...

Infatti, come ho già scritto nel mio precedente messaggio, Intellibox, controllato da software supera alcune delle importanti differenze dallo Zimo, ferme restando altre limitazioni, ad esempio una importante per il modo di esercizio esposto, quella di poter mantenere in controllo "manuale" la locomotiva: essendo controllata in velocità nel caso Intellibox, risponderà sempre ai comandi del software (dovrebbe il software consentire di escludere il controllo del decoder da se stesso!).
Il fronte prezzi è molto importante da considerare, proprio per valutare se le caratteristiche a cui si rinuncia o si accede sono fondamentali o superflue nel proprio impiego.
Saluti.
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Grazie, newdigit, la tua testimonianza dimostra che la mia enfasi nel presentare le caratteristiche di quel sistema non voleva essere imparziale, ma frutto di positiva esperienza.

Con tutto il rispetto e la considerazione per la citata alternativa.
Saluti.



Con tutto il rispetto e la considerazione per la citata alternativa.
Saluti.
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Ma dico, almeno dategli il benvenuto, no?
Scusali eh!?
Ciao Gianluca e benvenuto tra noi.
Chi ti ha risposto ti ha certamente indicato valide alternative, io aggiungerei anche il sistema LENZ SET100, il quale con i software giusti ed un personal ti consente di fare tutto ciò che ti serve, quindi automatismi e esercizio manuale. Qui sul sito puoi trovare i manuali dove leggere le caratteristiche e le peculiarità , poi naturalmente ogni altra informazione riguardo il sistema completo in ogni sua parte la trovi sul sito LENZ.
Fai domande, quante ne vuoi, vedrai che troverai ciò che ti serve.
Ciao.
Gianfranco

Scusali eh!?

Ciao Gianluca e benvenuto tra noi.
Chi ti ha risposto ti ha certamente indicato valide alternative, io aggiungerei anche il sistema LENZ SET100, il quale con i software giusti ed un personal ti consente di fare tutto ciò che ti serve, quindi automatismi e esercizio manuale. Qui sul sito puoi trovare i manuali dove leggere le caratteristiche e le peculiarità , poi naturalmente ogni altra informazione riguardo il sistema completo in ogni sua parte la trovi sul sito LENZ.
Fai domande, quante ne vuoi, vedrai che troverai ciò che ti serve.
Ciao.
Gianfranco
Gianfranco Barba
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Ciao ragazzi
vi rispondo solo ora poichè, strano a dirsi nel 2005, a casa non ho internet e quindi vi scrivo con il computer dello studio.
Le vostre informazioni sono preziose e molto utili, e sopratutto hanno centrato nel segno. Avete compreso in pieno le caratteristiche del nostro plastico e le esigenze che abbiamo, per sfruttarlo al massimo delle sue potenzialità .
Non vi nascondo che, leggendo il sito e alcune "brocure" (spero si scriva così) delle centrali Zimo-Portigliatti, sono rimasto affascinato dalla bellezza e dalle caratteristiche tecniche di quest'ultimo sistema e quindi, aver letto le indicazioni di Acei-P mi ha fatto molto piacere, ma devo aggiungere che anche il sistema NCE PowerHouse non mi dispiace affatto.
Secondo voi a parte quanto recensito nella scheda presente nel sito, potrebbe essere un sistema appropriato al nostro plastico, e quali sono le difficoltà che si potrebbero incontrare nell'acquistare un sistema che non esiste sul mercato europeo (penso ad eventuale manutenzione, assistenza ecc.)?
Nel frattempo vado a fare una ricerca più approfondita sulle centrali Lenz.
Grazie a tutti per le risposte.
P.S.
Il saluto di benvenuto lo reputo sempre sottinteso quindi non è un problema, comunque grazie Barbino.
Piuttosto scusatemi voi per le mie sciocche domande, chissà quante volte ve le avranno fatte!
vi rispondo solo ora poichè, strano a dirsi nel 2005, a casa non ho internet e quindi vi scrivo con il computer dello studio.
Le vostre informazioni sono preziose e molto utili, e sopratutto hanno centrato nel segno. Avete compreso in pieno le caratteristiche del nostro plastico e le esigenze che abbiamo, per sfruttarlo al massimo delle sue potenzialità .
Non vi nascondo che, leggendo il sito e alcune "brocure" (spero si scriva così) delle centrali Zimo-Portigliatti, sono rimasto affascinato dalla bellezza e dalle caratteristiche tecniche di quest'ultimo sistema e quindi, aver letto le indicazioni di Acei-P mi ha fatto molto piacere, ma devo aggiungere che anche il sistema NCE PowerHouse non mi dispiace affatto.
Secondo voi a parte quanto recensito nella scheda presente nel sito, potrebbe essere un sistema appropriato al nostro plastico, e quali sono le difficoltà che si potrebbero incontrare nell'acquistare un sistema che non esiste sul mercato europeo (penso ad eventuale manutenzione, assistenza ecc.)?
Nel frattempo vado a fare una ricerca più approfondita sulle centrali Lenz.
Grazie a tutti per le risposte.
P.S.
Il saluto di benvenuto lo reputo sempre sottinteso quindi non è un problema, comunque grazie Barbino.
Piuttosto scusatemi voi per le mie sciocche domande, chissà quante volte ve le avranno fatte!