Moduli di rallentamento
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Moduli di rallentamento
Ciao a tutti.
Moduli di rallentamento
Ho letto che esistono dei moduli per tale scopo. Cosa sono, come si montano e in che modo funzionano?
Io avrei bisogno di rallentare tutti i treni che entrano nella stazione nascosta e che dovrebbero fermarsi in un breve tratto di binario isolato (30 cm circa) se sono troppo veloci mi saltano il blocco.
E' sufficiente diminuire la tensione di alimentazione per rallentare i treni?
Grazie per le risposte che avrete la cortesia di darmi.
Ciao
________
Alberto R.
Moduli di rallentamento
Ho letto che esistono dei moduli per tale scopo. Cosa sono, come si montano e in che modo funzionano?
Io avrei bisogno di rallentare tutti i treni che entrano nella stazione nascosta e che dovrebbero fermarsi in un breve tratto di binario isolato (30 cm circa) se sono troppo veloci mi saltano il blocco.
E' sufficiente diminuire la tensione di alimentazione per rallentare i treni?
Grazie per le risposte che avrete la cortesia di darmi.
Ciao
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Sono dei moduli che mandano un segnale di stop o rallentamento su una tratta sezionata all'indirzzo 0.
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Roco fa qualcosa mi sembra...ma non li ho mai usati. Inolte con il break DC si può ottenerre lo stesso risultato usando un alimentatore tradizionale.Alberto R. ha scritto:Vuoi dire che l'indirizzo 0 lo ricevono tutti i decoder con qualsiasi indirizzo?
Mi sai dare qualche articolo? o marca?
Grazie,
Ciao Nuccio
Alberto
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Ben volentieri riporto integralmente:
Egregio Sig. Rossetto,
sono andato a leggere sul forum, ed effettivamente c'e' un po' di confusione, se non altro per quanto riguarda l'utilizzo della terminologia.
A mio avviso, occorre distinguere bene tra rallentamento, fermata ed i vari metodi con cui e' possibile realizzarli.
Per tratta di rallentamento, si intende una tratta in cui il treno dovra' portarsi dalla velocita' di crociera (ovvero la velocita' impostata sulla centrale di comando) ad un valore di velocita' ridotto, utilizzando l'inerzia programmata (accelerazione e decelerazione) nelle CV 3 e 4 del decoder. Il treno dunque, su tale tratta, rallentera' ma NON si fermera'.
Per tratta di fermata (o di alt o di stop) si intende invece un tratto di binario in cui si vuole che il treno si arresti, a seguito, ad esempio, della presenza di un segnale al rosso.
La Sua esperienza Le ha fatto rilevare che spesso NON e' possibile semplicemente isolare un tratto di binario di una lunghezza di circa 30 cm per fermare i treni se, prima di tale tratta, in qualche modo, il convoglio non ha rallentato. Infatti, se la velocita' di crociera e' alta o se il convoglio ha delle prese di corrente distribuite (carrozze illuminate) che ponticellano la sezione di fermata, questi non si fermera' in corrispondenza del sezionamento ma, come scrive Lei, saltera' il "blocco".
E' dunque necessario che il treno si presenti all'ingresso della sezione di alt ad una velocita' tale da potersi fermare entro la tolleranza dei 30 cm della sezione di stop.
Le anticipo gia' che l'unico sistema che ha una soluzione realmente DIGITALE (senza utilizzo di rele' ed accorgimenti vari) per questo tipo di applicazione, e' il sistema ZIMO.
Ma non Le rispondo nell'ottica di venderLe il prodotto, ma per darLe una panoramica delle possibili soluzioni al Suo problema.
Dunque, riprendendo il discorso, l'ideale sarebbe realizzare quanto segue:
tratta di linea (velocita' di crociera) tratta di rallentamento tratta di stop
----------------------------------------------| |-------------------------------| |-----------------| |
a) La soluzione piu' semplice
Utilizzo di diodi Zener che abbassino la tensione fornita dal sistema digitale (e quindi ai capi del motore della locomotiva) sulla tratta di rallentamento.
Se la tratta di rallentamento viene alimentata passando attraverso dei diodi zener in opposizione di fase:
centrale ---------|>|--------|<|------------ rotaia isolata tratta di rallentamento
centrale ----------------------------------- rotaia comune
qualsiasi treno che vi transitera', pur mantenendo la velocita' "logica" di crociera, subira' un rallentamento proporzionale alla tensione dei diodi Zener, in quanto il decoder (e conseguentemente il motore) sara' alimentato con una tensione piu' bassa, che permettera' di evitare il "salto del blocco".
Ad esempio, se il Suo sistema digitale fornisce una tensione di 18V, mettendo dei diodi Zener da 5,1V, al decoder arriveranno circa 13V e conseguentemente il motore (che e' controllato con onde di ampiezza pari alla tensione sui binari) ridurra' la sua velocita'.
Pro: sistema MOLTO economico, e' sufficiente l'isolamento di una sola delle due rotaie
Contro: - se il convoglio e' illuminato, l'effetto dei diodi iniziera' solo quando il convoglio e' tutto all'interno della tratta di rallentamento;
- il valore fisso dei diodi potrebbe andare bene per i convogli veloci (rapidi), ma non per i convogli piu' lenti (locali, merci): l'esatto equilibrio lo si trova facendo
prove con diodi di diverso valore. I diodi devono essere di Wattaggio proporzionato (almeno 3-5 W)
- non risolve il problema dei treni in spinta
b) Utilizzo di moduli generatori di frenata
Il modulo generatore di frenata e' praticamente una centrale digitale che invia sempre la stessa informazione: velocita' a 0 per tutti gli indirizzi possibili.
L'idea di utilizzo e' la seguente:
se, mentre un treno sta viaggiando ad una data velocita' su una certa tratta, si "passa" il comando al generatore di frenata, il decoder si comportera' come se l'operatore portasse manualmente a zero la manopola della velocita', e quindi rallentera' fino a FERMARSI, utilizzando la decelerazione impostata nella CV 4.
Spesso, il modulo generatore di frenata richiede un booster ed un trasformatore esterno (LENZ) oppure solo un trasformatore (ROCO 10779).
Il problema di tale soluzione e' che bisogna fare attenzione al momento in cui si "passa il controllo" dalla centrale digitale vera al "generatore di frenata".
Ovvero, la presenza di un mezzo a cavallo tra una tratta controllata dal sistema digitale ed una controllata dal generatore di frenata, da' origine a dei corto circuiti.
E' dunque necessario uno schema di questo tipo:
tratta di linea tratta di rallentamento stop
---------------------------------| |----------------------------------------------------------------| |-------------------| |
A<-------------------------------------->B<---------------->C
---------------------------------| |-------------------------------------------------------------------------------------| |
Quando il treno e' all'inizio della tratta di rallentamento, quest'ultima dovra' essere controllata ancora dal sistema digitale vero e proprio.
Il tratto A-B deve essere in grado di contenere il convoglio piu' lungo (sempre che questo sia illuminato o abbia prese di corrente distribuite).
In corrispondenza del punto B, deve essere inserito un contatto (di binario, reed, eccetera). Solo quando il treno raggiunge il punto B, allora il controllo della tratta di rallentamento sara' commutato al "generatore di frenata" e si sara' sicuri di non avere corto circuiti tra le due centraline. Il treno dunque, nel tratto B-C dovra' decelerare verso la velocita' 0 in modo tale da presentarsi nella tratta di stop di sicurezza ad una velocita' tale da non superare il blocco. La commutazione da una centrale ad un'altra deve avvenire tramite rele' bistabile o moduli di controllo segnale tipo Roco 10777.
Questo metodo e' efficace solo in presenza di molto spazio: infatti il treno percorrera' la tratta di rallentamento a velocita' di crociera fino al punto B; nel caso di stazioni a vista, il tratto da B a C dovra' essere sufficientemente lungo, per vedere un bel rallentamento (anche se in realta' il treno e' entrato in stazione a piena velocita' ).
Richiede inoltre un doppio isolamento alleestremita', la presenza di contatti sul binario ed una serie di componenti (generatore di frenata, moduli controllo segnale/tratta di stop, rele', calamite sotto i mezzi) che incidono molto sul costo per tratta.
c) Stesso metodo del generatore di frenata, utilizzando una tensione continua stabilizzata a 12 V (brake on DC)
La maggior parte dei decoder prevedono la possibilita' di effettuare un rallentamento fino a fermarsi nel caso in cui incontrino una tratta alimentata non con un segnale digitale, ma con una tensione continua stabilizzata a 12 V.
Lo schema e' lo stesso del punto b), ma al posto del generatore di frenata si utilizza una tensione stabilizzata. Stesse problematiche di corto-circuiti, ma costi ridotti per l'assenza del generatore di frenata e relativi accessori (booster - trasformatore).
d) La proposta del sistema ZIMO
Ilsistema ZIMO permette di inviare, su ciascuna tratta 7 informazioni diverse:
- velocita' di crociera
- 5 livelli di rallentamento
- stop
A seconda delle condizioni del traffico, ciascuna tratta puo' diventare di via (crociera), di rallentamento (in 5 livelli) o di fermata.
E' necessario l'isolamento di una sola rotaia.
tratta di linea (velocita' di crociera) tratta di rallentamento tratta di stop
----------------------------------------------| |-------------------------------| |-----------------| |
Quando una locomotiva (o una carrozza pilota) passa dalla tratta di linea a quella di rallentamento, anche la tratta di linea diventa di "rallentamento" in modo tale che, se la (o le) locomotiva(e) e' in spinta, il rallentamento iniziera' in corrispondenza dell'inizio della tratta. Analogamente, non appena il convoglio raggiungera' la tratta di stop, anche le tratte precedenti diventeranno di stop e Lei avra' una precisione del punto di fermata difficilmente attuabile con altri sistemi.
Vantaggi: isolamento su una sola rotaia, pulizia nel cablaggio, precisione del punto di arresto, funzionante con treni a traino ed in spinta e con doppie / multiple trazioni
"Contro": e' necessario avere il sistema zimo e le locomotive devono essere anch'esse equipaggiate solo con decoder ZIMO (funzionalita' oltre lo standard NMRA-DCC).
Spero di essere stato esaustivo.
Cordiali Saluti,
Paolo Portigliatti
Egregio Sig. Rossetto,
sono andato a leggere sul forum, ed effettivamente c'e' un po' di confusione, se non altro per quanto riguarda l'utilizzo della terminologia.
A mio avviso, occorre distinguere bene tra rallentamento, fermata ed i vari metodi con cui e' possibile realizzarli.
Per tratta di rallentamento, si intende una tratta in cui il treno dovra' portarsi dalla velocita' di crociera (ovvero la velocita' impostata sulla centrale di comando) ad un valore di velocita' ridotto, utilizzando l'inerzia programmata (accelerazione e decelerazione) nelle CV 3 e 4 del decoder. Il treno dunque, su tale tratta, rallentera' ma NON si fermera'.
Per tratta di fermata (o di alt o di stop) si intende invece un tratto di binario in cui si vuole che il treno si arresti, a seguito, ad esempio, della presenza di un segnale al rosso.
La Sua esperienza Le ha fatto rilevare che spesso NON e' possibile semplicemente isolare un tratto di binario di una lunghezza di circa 30 cm per fermare i treni se, prima di tale tratta, in qualche modo, il convoglio non ha rallentato. Infatti, se la velocita' di crociera e' alta o se il convoglio ha delle prese di corrente distribuite (carrozze illuminate) che ponticellano la sezione di fermata, questi non si fermera' in corrispondenza del sezionamento ma, come scrive Lei, saltera' il "blocco".
E' dunque necessario che il treno si presenti all'ingresso della sezione di alt ad una velocita' tale da potersi fermare entro la tolleranza dei 30 cm della sezione di stop.
Le anticipo gia' che l'unico sistema che ha una soluzione realmente DIGITALE (senza utilizzo di rele' ed accorgimenti vari) per questo tipo di applicazione, e' il sistema ZIMO.
Ma non Le rispondo nell'ottica di venderLe il prodotto, ma per darLe una panoramica delle possibili soluzioni al Suo problema.
Dunque, riprendendo il discorso, l'ideale sarebbe realizzare quanto segue:
tratta di linea (velocita' di crociera) tratta di rallentamento tratta di stop
----------------------------------------------| |-------------------------------| |-----------------| |
a) La soluzione piu' semplice
Utilizzo di diodi Zener che abbassino la tensione fornita dal sistema digitale (e quindi ai capi del motore della locomotiva) sulla tratta di rallentamento.
Se la tratta di rallentamento viene alimentata passando attraverso dei diodi zener in opposizione di fase:
centrale ---------|>|--------|<|------------ rotaia isolata tratta di rallentamento
centrale ----------------------------------- rotaia comune
qualsiasi treno che vi transitera', pur mantenendo la velocita' "logica" di crociera, subira' un rallentamento proporzionale alla tensione dei diodi Zener, in quanto il decoder (e conseguentemente il motore) sara' alimentato con una tensione piu' bassa, che permettera' di evitare il "salto del blocco".
Ad esempio, se il Suo sistema digitale fornisce una tensione di 18V, mettendo dei diodi Zener da 5,1V, al decoder arriveranno circa 13V e conseguentemente il motore (che e' controllato con onde di ampiezza pari alla tensione sui binari) ridurra' la sua velocita'.
Pro: sistema MOLTO economico, e' sufficiente l'isolamento di una sola delle due rotaie
Contro: - se il convoglio e' illuminato, l'effetto dei diodi iniziera' solo quando il convoglio e' tutto all'interno della tratta di rallentamento;
- il valore fisso dei diodi potrebbe andare bene per i convogli veloci (rapidi), ma non per i convogli piu' lenti (locali, merci): l'esatto equilibrio lo si trova facendo
prove con diodi di diverso valore. I diodi devono essere di Wattaggio proporzionato (almeno 3-5 W)
- non risolve il problema dei treni in spinta
b) Utilizzo di moduli generatori di frenata
Il modulo generatore di frenata e' praticamente una centrale digitale che invia sempre la stessa informazione: velocita' a 0 per tutti gli indirizzi possibili.
L'idea di utilizzo e' la seguente:
se, mentre un treno sta viaggiando ad una data velocita' su una certa tratta, si "passa" il comando al generatore di frenata, il decoder si comportera' come se l'operatore portasse manualmente a zero la manopola della velocita', e quindi rallentera' fino a FERMARSI, utilizzando la decelerazione impostata nella CV 4.
Spesso, il modulo generatore di frenata richiede un booster ed un trasformatore esterno (LENZ) oppure solo un trasformatore (ROCO 10779).
Il problema di tale soluzione e' che bisogna fare attenzione al momento in cui si "passa il controllo" dalla centrale digitale vera al "generatore di frenata".
Ovvero, la presenza di un mezzo a cavallo tra una tratta controllata dal sistema digitale ed una controllata dal generatore di frenata, da' origine a dei corto circuiti.
E' dunque necessario uno schema di questo tipo:
tratta di linea tratta di rallentamento stop
---------------------------------| |----------------------------------------------------------------| |-------------------| |
A<-------------------------------------->B<---------------->C
---------------------------------| |-------------------------------------------------------------------------------------| |
Quando il treno e' all'inizio della tratta di rallentamento, quest'ultima dovra' essere controllata ancora dal sistema digitale vero e proprio.
Il tratto A-B deve essere in grado di contenere il convoglio piu' lungo (sempre che questo sia illuminato o abbia prese di corrente distribuite).
In corrispondenza del punto B, deve essere inserito un contatto (di binario, reed, eccetera). Solo quando il treno raggiunge il punto B, allora il controllo della tratta di rallentamento sara' commutato al "generatore di frenata" e si sara' sicuri di non avere corto circuiti tra le due centraline. Il treno dunque, nel tratto B-C dovra' decelerare verso la velocita' 0 in modo tale da presentarsi nella tratta di stop di sicurezza ad una velocita' tale da non superare il blocco. La commutazione da una centrale ad un'altra deve avvenire tramite rele' bistabile o moduli di controllo segnale tipo Roco 10777.
Questo metodo e' efficace solo in presenza di molto spazio: infatti il treno percorrera' la tratta di rallentamento a velocita' di crociera fino al punto B; nel caso di stazioni a vista, il tratto da B a C dovra' essere sufficientemente lungo, per vedere un bel rallentamento (anche se in realta' il treno e' entrato in stazione a piena velocita' ).
Richiede inoltre un doppio isolamento alleestremita', la presenza di contatti sul binario ed una serie di componenti (generatore di frenata, moduli controllo segnale/tratta di stop, rele', calamite sotto i mezzi) che incidono molto sul costo per tratta.
c) Stesso metodo del generatore di frenata, utilizzando una tensione continua stabilizzata a 12 V (brake on DC)
La maggior parte dei decoder prevedono la possibilita' di effettuare un rallentamento fino a fermarsi nel caso in cui incontrino una tratta alimentata non con un segnale digitale, ma con una tensione continua stabilizzata a 12 V.
Lo schema e' lo stesso del punto b), ma al posto del generatore di frenata si utilizza una tensione stabilizzata. Stesse problematiche di corto-circuiti, ma costi ridotti per l'assenza del generatore di frenata e relativi accessori (booster - trasformatore).
d) La proposta del sistema ZIMO
Ilsistema ZIMO permette di inviare, su ciascuna tratta 7 informazioni diverse:
- velocita' di crociera
- 5 livelli di rallentamento
- stop
A seconda delle condizioni del traffico, ciascuna tratta puo' diventare di via (crociera), di rallentamento (in 5 livelli) o di fermata.
E' necessario l'isolamento di una sola rotaia.
tratta di linea (velocita' di crociera) tratta di rallentamento tratta di stop
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Quando una locomotiva (o una carrozza pilota) passa dalla tratta di linea a quella di rallentamento, anche la tratta di linea diventa di "rallentamento" in modo tale che, se la (o le) locomotiva(e) e' in spinta, il rallentamento iniziera' in corrispondenza dell'inizio della tratta. Analogamente, non appena il convoglio raggiungera' la tratta di stop, anche le tratte precedenti diventeranno di stop e Lei avra' una precisione del punto di fermata difficilmente attuabile con altri sistemi.
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Spero di essere stato esaustivo.
Cordiali Saluti,
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